Il sensore di RADIAZIONE GEIGER è utilizzato per monitorare il livello di radiazione alfa, beta e gamma. Può essere interfacciato con un computer e misurare i conteggi in un dato intervallo, utile per analisi statistiche, radioattività di fondo nelle diverse quote, monitorare la radioattività su un lungo periodo e altre misurazioni anche raggi X. Lo strumento è stato calibrato con il Cesio-137 standar da laboratorio a 1000 conteggi al minuto. I raggi alfa e beta sono misurati in conteggi al minuto (CPM). Ogni minuto ci possono essere da 5 a 25 conteggi ad intervalli casuali (a seconda della località e dell’altezza) dovuti alla radiazione di fondo naturalmente presente.La radiazione gamma è misurata in milli-Roentgen per ora.
Lo strumento è in grado anche di rilevare con buona precisione Cobalto-60, Tecnezio-99, Fosforo-32 e Stronzio-90. Non adatto per l’Americio-241per eccitabilità eccessiva e per il Tritio per le emissioni beta troppo deboli.
Il gas radon è un inquinante presente ovunque in quanto il suo progenitore – l’uranio – è un elemento largamente presente in natura. Tuttavia il radon diventa di particolare interesse da un punto di vista sanitario solo quando è “radon indoor”, ovvero presente negli “ambienti confinati”, come gli edifici e tutti gli ambienti chiusi. Se il radon prodotto dal suolo e dalle rocce fuoriesce e si diluisce nell’atmosfera, ma la sua concentrazione risulta molto bassa, non costituisce un rischio per la salute della popolazione. Tuttavia se invece il gas radon prodotto penetra in un ambiente confinato, “tenderà ad accumularsi raggiungendo livelli tali da rappresentare un rischio” (Prof. Orlando, Facoltà di Medicina e Chirurgia “Agostino Gemelli” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore).
Negli spazi aperti il radon viene diluito dalle correnti d’aria e raggiunge basse concentrazioni, mentre negli ambienti chiusi, come le abitazioni, le scuole e i luoghi di lavoro, può accumularsi e raggiungere alte concentrazioni. Secondo una stima della UE il cittadino europeo trascorre mediamente 22 ore al giorno in un ambiente confinato. Il pericolo è presente soprattutto nelle abitazioni dove le esposizioni al gas possono essere elevate poiché le case sono sempre meglio sigillate ai fini del risparmio energetico. I rischi per la salute sono quindi correlati all’esposizione di questo gas in edifici chiusi.