Polveri sottili nocive? le nanoparticelle di certo lo sono

Al Forum SANIT di Roma c’è stata una conferenza sulle NANOPARTICELLE e due importanti specialisti della Facoltà di Medicina Università La Sapienza, hanno presentato quali sono gli effetti di queste nanoparticelle.

Le Nanoparticelle, sono nocive ?

L’ argomento non è nuovo il Dott. Sefano Montanari da anni si batte per informare la popolazione e le istituzioni che le combustioni ad alte temperature “sfornano” una quantità impressionante di nanoparticelle (particolato ultrafine inferiore ai 0,01 micron) spesso le sue ricerche non vengono  lette e le sue relazioni ascoltate con sufficienza. Oggi a confermare quello che lui da sempre sostiene ci hanno pensato i professori dell’Università La Sapienza di Roma, i docenti relatori Claudio Terzano Professore di Malattie dell’apparato Respiratorio e Giacinto Baciarello Professore di Cardiologia. Il Professor Terzano al Forum SANIT al palazzo dei Congressi a Roma con diapositive e ricerche ha spiegato quali sono le nanoparticelle , la loro possibile composizione e gli agglomerati che possono formare, ha sottolineato come i monitoraggi eseguiti nelle città spesso non sono corretti in quanto viene fatta la determinazione tramite apposizione su membrane e viene calcolato il peso in microgrammi/metrocubo ma non si specifica la composizione (e quindi la presenza di possibili metalli pesanti) ne quante nanoparticelle sono presenti nell’aria che respiriamo. Confermando che, la maggior parte di queste nanoparticelle entrano direttamente nel flusso sanguigno e sostenendo che la presenza di sostanze inorganiche come metalli pesanti possono andare ad interferire addirittura  nel DNA cellulare provocando mutazioni a conferma di ciò è stata mostrata una diapositiva di una nanoparticella nel nucleo di una cellula. Queste sostanze ultrafini che circolano nel nostro organismo si possono depositare nei tessuti e provocare ad esempio nel caso del tessuto polmonare  il mesotelioma.

Il Prof. Giacinto Baciarello ha confermato quanto esposto dal Prof.  Terzano e nella sua esposizione ha presentato i risultati di  studi autorevoli di associazioni che affermano quanto l’incremento di inquinamento ambientale si relaziona con il rischio di gravi patologie all’apparato cardiovascolare con aumento di casi di ictus,  trombosi,  di aggravamento aterosclerosi  e altre patologie. Il prof. Baciarello afferma anche che i casi di patologie cardiovascolari correlati all’inquinamento atmosferico sono superiori a quelli dell’apparato respiratorio sfatando così il fatto che l’inquinamento non provoca solo il tumore ai polmoni.

In altre relazioni sono stati evidenziati gli investimenti di cifre altisonanti (milioni di euro) per la costruzione di nuovi macchinari per la terapia dei tumori mentre non si è parlato affatto di stanziare fondi per la prevenzione o di attuare progetti per la diminuzione  dell’immissione delle nanoparticelle nell’ambiente.

Da tutto questo si evince una mancanza di cooperazione tra ricercatori, sanitari e istituzioni in quanto operano ciascuno per proprio conto, considerando solo la parte finale del problema cioè la malattia instaurata e non tenendo in considerazione il fatto che la malattia si potrebbe evitare risparmiando tanti euro e tanta sofferenza alle persone.

Dr. Salvatore Damante

Ricercatore comitati di Malagrotta